Voi da lì, li sentite questi odori? L’odore delle gelatine cotte dai fari roventi, l’odore di stantio delle tende e dei feltri appesi lì da anni, l’odore del sudore che goccia dopo goccia ha bagnato queste tavole, l’odore del tempo che qui non sembra mai passare.
Voi da lì, come lo vedete il mondo? Io lo vedo attraverso questo riquadro di drappi. Il mio mondo è così… piccolo… da qui a la… ma può contenere tutto quello che voi avete la fuori. Può farmi diventare quello che nella vita voi non riuscite ad essere o anche quello che non vorreste mai essere.
Voi da lì, cosa percepite? Io? In mezzo a questa stanza di tre pareti, provo qualcosa di impercettibile ma che mi sazia di vita. E’ come un flusso che attraverso i vostri sguardi, pervade il mio corpo fin dentro la parte più nascosta della mia anima.
Questo posto è intriso d’emozioni!
Qui centinaia di persone hanno pianto, riso, si sono arrabbiate, sono impazzite o si sono spaventate, lasciando qualcosa di se non solo in chi le vedeva, ma anche nella sostanza stessa delle cose: in queste tende, in questi finti mobili, tra le tavole di questo pavimento.
E’ forze quella l’energia che sento?