Rifiuti, sappiamo sempre cosa farci

Era all’incirca il 1998 quando in azienda avevamo da poco costruito una nuova palazzina degli uffici, quella che oggi è l’accettazione. Eravamo nella fase di finitura dell’impianto elettrico, ed il nostro impianto di recupero di Pomezia, era giusto agli inizi di quello che sarebbe stato un lungo, aspro ma entusiasmante percorso. Al tempo lavorava con noi mio nonno Dante.

Se c’è una cosa che ho imparato negli anni, è quanto le origini di un’azienda improntino nell’azienda stessa una animo indelebile. Mio nonno (Ortolani) ma anche un altro nonno (Orsaia) che molti anni prima era presente, avevano il “recupero” nel sangue.

Era un giorno come un altro. L’impianto allora aveva molta meno impiantistica di oggi, c’era quindi molta più selezione manuale dei rifiuti rispetto alle tecnologie oggi utilizzate.

Quel pomeriggio vedo arrivare mio nonno con uno strano aggeggio nelle mani. Come spesso capitava, aveva trovato qualcosa di interessante tra i rifiuti. Era un asciugamani elettrico e sembrava nuovo e perfetto per il nostro bagno ma qualcuno aveva deciso di disfarsene e gettarlo tra i rifiuti… era il 1998.

Quell’asciugamani oggi è ancora attaccato in uno dei nostri bagni e da 24 anni svolge il suo lavoro. Perché vi racconto questo? Non è solo per trasmettervi quanto è nel “nostro” animo il “recupero” ma mi piace soffermarmi anche ad altri aspetti.

Qualcuno, 24 anni fa, ha buttato un oggetto funzionante generando un rifiuto tra l’altro composto da plastiche e materiali poco recuperabili con un probabile e conseguente avvio di buona parte di esso in discarica.

Qualcun altro, ha pensato bene di riutilizzarlo, sottraendolo alla discarica, riducendo la necessità di utilizzare nuove risorse per acquistare lo stesso oggetto nuovo e regalando all’oggetto una nuova vita.

Un sacco di persone nel frattempo hanno deviato il loro modo di produrre e consumare verso un sistema produttivo “usa e getta” in cui non è necessario (anzi è sconsigliabile) che un bene duri così tanto!

Molti altri, durante i 24 anni, gli stessi 24 anni in cui il nostro supereroe continuava ad asciugarci le mani, hanno continuato a comprare, utilizzare e buttare asciugamani obsoleti, chissà per quante volte!

Qualcun altro, io, oggi, poneva le mani e faceva un gesto ripetuto da 24 anni senza problemi e pensava a suo nonno.

La soluzione al problema dei rifiuti è non produrli.

#rifiutisappiamosemprecosafarci

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