Domani 2 Aprile sarà la giornata mondiale della consapevolezza sull’autismo ed oggi sono qui, come Alice nel paese delle meraviglie che festeggia il suo “non compleanno”, a festeggiare con voi il “non giorno della consapevolezza sull’autismo”.
Perché è ora che le piazze siano blu anche gli altri 364 giorni dell’anno, anzi perché non sia più necessario che le piazze siano blu ma che piuttosto quel blu faccia parte di una consapevolezza ovvia e diffusa.
Voglio condividere con voi un pensiero maturato negli anni… mio figlio è imprescindibile dal suo autismo. A qualcuno sembrerà ovvio, ad altri questo pensiero suonerà strano.
Quando a soli tre anni abbiamo scoperto che Matteo era autistico, ho come avuto la netta sensazione che qualcosa stesse portando via il mio piccolo o stesse nascondendo la sua normalità. Come se dietro al suo autismo ci fosse un bambino normale che in qualche modo non riusciva ad uscire.
Solo negli anni ho capito che mio figlio, con il suo autismo, è esattamente come appare. Con i suoi atteggiamenti “strani”, ripetitivi, ossessivi, curiosi ma anche con due occhi che sprizzano gioia e amore; con una furbizia da Arsenio Lupin e con altrettanta stupenda ingenuità.
Nessun bambino normale si nasconde dietro di lui. Ed è esattamente così com’è che lo amo.
Mio figlio è un essere perfetto. E’ il mondo la fuori che non lo è. Perchè ancora incapace di comprendere che diverso non è sbagliato! Siate consapevoli e se non ci riuscite chiamatemi in ogni momento che vi raggiungo e vi consapevolizzo io!!!
Intanto mi dicono che a Pomezia esiste la scuola più consapevole del mondo. Sono i bambini della classe di mio figlio che da 5 anni fanno squadra insieme al nostro guerriero. Oggi le loro maestre dal cuore blu, li hanno aiutati a fregiarsi di qualcosa che dica al mondo “io sono consapevole!”… e voi? Lo siete?
io e te, in un giorno diverso dal 2 aprile, verso l’infinito e oltre!