50 anni di matrimonio, 18.250 giorni, 438.000 ore, 2 figli, 4 nipoti, tanti amici, avventure, gioie, poi dolori, tonnellate di pesce pescato da lui, tonnellate di pesce cucinate da lei…
Ci sono persone che ci mettono anni a trovare la persona giusta. Passano per storie difficili, per amori impossibili e sbaglio dopo sbaglio, ferita dopo ferita, arrivano a conoscere la persona giusta.
Poi ci sono quelli invece che si trovano e basta, si incontrano, così, semplicemente, come se il Signore li avesse creati appositamente l’uno per l’altra e chi sa, magari da qualche parte, li teneva già insieme, il Signore, prima ancora di metterli al mondo.
Io me la immagino la scena. Loro due piccolini, mano nella mano, pronti per nascere che tutti preoccupati chiedono al Signore: “Signore, ma come faremo a riconoscerci la giù?” e lui li tranquilizza e gli dice “Quando stando insieme vi sentirete infinitamente al sicuro, anche in mezzo ad una tempesta, o quando stando insieme vi sentirete davvero a casa, anche se vi trovasse dall’altra parte del mondo… ecco, in quel momento, riprendetevi per mano e tenetevi forte!”
La parte difficile, non è trovare la persona giusta… la vera difficoltà è riuscire a tenersela vicina, nonostante gli schiaffi che proprio la vita dopo che ti ha fatto conoscere, ti da. La vera difficoltà è crescere e cambiare, affianco ad una persona che cresce e cambia essa stessa ma nonostante tutto, riuscire a mantenere dentro di se, qualcosa che non deve cambiare mai.
E per questo bisogna semplicemente rinnamorarsi giorno dopo giorno. Riscoprire ogni volta che nonostante tutto, la persona che si vuole accanto è sempre la stessa… come se ci si fosse ritrovati… ancora una volta, come a prova che si era destinati da sempre a stare insieme.
Come lo spiegate l’amore voi? Io non sono capace di spiegarlo eppure lo vedo e lo riconosco… l’ho visto durante gli anni sia belli che brutti che ho vissuto da testimone di una storia lunga 50 anni; quella di mio padre e mia madre.
E credo sia una cosa l’amare, che non la si può spiegare ma si impara così, osservandolo, percependolo semplicemente, stando vicino a due persone destinate l’una per l’altra fino a che un giorno ti senti a casa e anche tu stringi una mano e sai di doverla tenere forte.
Sono arrivate tempeste, vi siete trovati lontano da casa, siete cambiati, eppure avete tenuto strette le vostre mani. Che nella vostra vita ci siano ancora tante gioie, tanta forza per affrontare i dispiaceri, tanti amici e certamente ancora tante tonnellate di pesce da pescare e tonnellate di pesce da cucinare.
Auguri mamma e papà.