Da due, tre giorni a questa parte, non faccio che ricevere bellissime notizie. Sul lavoro una molto importante che aspettavo da quasi 4 anni, per la salute tante conferme del mio miglioramento dopo l’intervento e poi mi arriva la pagella di Matteo e non c’è lavoro o salute che tenga.

La questione della scuola Italiana dei “voti” vs i “giudizi” è una lunga storia. Ed è vero quando si dice che un voto da solo non racconta niente.

Gli 8 o i 7 della pagella di mio figlio hanno valore perché evidenza di uno sforzo continuo, giornaliero contro mille difficoltà che ti remano contro. Nemmeno io da aut-papà posso immaginare le difficoltà sensoriali o cognitive o relazionali che ogni giorno anzi ogni singolo momento Matteo con il suo Autismo deve affrontare per ogni minimo insegnamento che riceve a scuola.

Per farvi capire… Non mi piace il calcio, lo so è strano, ma ricordo certe partite: quelle in cui affronti la squadra più forte del mondo, quelle in cui ci sono stati tanti falli e un arbitro che ti rema contro, quelle in cui finiscono i due tempi e pure i tempi supplementari e sei ancora 0 a 0, quelle in cui arrivi ai rigori e per una lunga ed interminabile serie di rigori battuti, tu soffri insieme ai giocatori in campo… finché arriva quel momento e la palla entra in rete e vinci i mondiali…. ecco non avrei potuto descrivervi in altro modo cosa proviamo in famiglia quando Matteo raggiunge i suoi piccoli traguardi dopo un interminabile sfilza di tentativi.

Io e te, come ai mondiali, verso l’infinito e oltre 🚀

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